pepe arsenal

Se gli appassionati della Serie A devono attendere il 24 agosto per assistere all’inizio del torneo, gli amanti del calcio inglese, di gran lunga il più seguito ed amato al mondo, vedono la loro attesa ormai prossima dall’essere sopita: venerdì 9 agosto, col calcio d’inizio di Liverpool-Norwich, la Premier League aprirà le danze, saziando la fame dei calciofili.

Un’attesa spasmodica, che i cultori del British Football hanno potuto colmare, magari parzialmente, con l’avvio dei campioni minori, che hanno già visto la luce in questi giorni. Anche se definire “minore” un torneo come la Championship, che può annoverare – per citarne uno – un tecnico di grande fama internazionale come “El Loco” Marcelo Bielsa, pare decisamente riduttivo ed ingiusto.

Gran bagarre per il vertice: in pole-position resta il City

Anche quest’anno, la Premier League presenta ai nastri di partenza ben sei potenziali aspiranti al titolo di “regina d’Inghilterra”: Manchester City, Liverpool, Chelsea, Manchester United, Tottenham e Arsenal. Difficile, per quanto ovvio, dire quale sia la reale favorita, ma in pole-position non può che esserci il City di Pep Guardiola, reduce da due successi consecutivi in campionato e da un pokerissimo di titoli inglesi, grazie alla recente conquista del Charity Shield che fa il paio con quello strappato lo scorso anno al Chelsea di Sarri, ed al triplete della scorsa stagione (Premier, FA Cup e League Cup).

L’unico acquisto di rilievo, al momento, corrisponde al nome di Rodri, sbocciato nel Villarreal ed esploso definitivamente, la scorsa stagione, in maglia Colchoneros agli ordini di Simeone, calciatore ideale  per il gioco di Guardiola e da molti definito il “nuovo Busquets“, anche se non eccelle in rottura come il mediano catalano.

Anche gli allibratori, d’altro canto, considerano molto probabile un tris della compagine di Guardiola, quotato 1,44 contro il 3,50 del Liverpool, già valido antagonista dei Citizens nella passata stagione e considerato l’avversario più temibile dei bi-campioni inglesi anche nella Premier League che ci accingiamo a vivere; il ruolo di terzo incomodo, invece, lo dovrebbe recitare il Tottenham (quotato 16,00), una vittoria di Chelsea e Man Utd paga 33 volte la giocata effettuata, mentre l’Arsenal non è attualmente visto di buon occhio (66,00).

Reds e Spurs ripartono da Klopp e Pochettino: confermarsi, però, non sarà semplice

Se il mercato in entrata dei Citizens è stato, fin qui, poco movimentato, quello del Liverpool lo si può tranquillamente definire “inesistente“. D’altro canto, migliorare una squadra che lo scorso anno si è laureata “Campione d’Europa” e strappato un secondo posto in Premier ottenendo 97 punti, non è certo un’impresa semplice: nonostante qualche piccolo malcontento, sempre celato da ironia e leggerezza, il buon Klopp non si può certo lamentare, viste le ingenti risorse immesse dai dirigenti nel mercato della scorsa estate e la conferma in toto del gruppo col quale ha conquistato la Champions.

Gli Spurs, reduci dall’inatteso secondo posto in Champions League, hanno aumentato sostanza al proprio centrocampo con l’innesto di N’dombélé dal Lione (65 milioni), mentre in uscita si è registrato l’addio di Trippier (all’Atletico per 30 milioni): ripetere la scorsa stagione a livello europeo è altamente complicato, molto più realistico, come pronosticano gli allibratori, puntare al terzo posto, sfuggito per un’inezia la scorsa stagione.

London calling: incognita Chelsea, Arsenal re del mercato

Molto curiosità ruota attorno al Chelsea, l’unica fra le “big” ad aver cambiato la guida tecnica: al posto di Sarri, tornato in Italia per sedersi sulla panchina della Juventus, Abramovich ha deciso di puntare su un suo vecchio pupillo del rettangolo verde come Frank Lampard, alla seconda stagione da manager dopo aver sfiorato la promozione in Premier League col Derby County.

I Blues, col mercato bloccato a causa della sanzione imposta dalla FIFA, non hanno potuto lavorare in entrata, se non per il riscatto di Kovacacic dal Real e l’arrivo – già definito lo scorso inverno – di Pulisic dal Borussia Dortmund. Difficile, ad oggi, prevedere quale sarà il cammino del club londinese: le incognite sono davvero tante. E la cessione di Hazard potrebbe incidere non poco sulle fortune dei Blues.

Indecifrabile, ad oggi, comprendere quale sarà il destino del Man Utd che, a poche ore dalla chiusura del calciomercato, ha in corso delicate trattative riguardanti nomi altisonanti come Pogba (in uscita verso il Real Madrid), Lukaku (conteso da Juventus e Inter) e Dybala, anche se i Red Devils difficilmente potranno competere per le primissime posizioni.

La squadra, fra le “big six”, che ha operato maggiormente sul mercato è stato, senza dubbio alcuno, l’Arsenal: gli acquisti di Pépé e Ceballos, oltre a quello del promettentissimo Saliba, aumentano considerevolmente le variabili tattiche a disposizione dell’ottimo Unai Emery, solitamente in grado di estrapolare il meglio dalle proprie squadre dopo un primo anno di assestamento.

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