sorteggio champions

Dopo la trionfale campagna europea della scorsa stagione, conclusasi con quattro inglesi nelle finali delle due massime competizioni europee per club, l’annata che ci accingiamo a vivere dovrebbe vedere le inglesi ancora protagoniste. Certo, alcune compagini assai prestigiose di altre nazioni si sono rafforzate sul mercato e renderanno ancora più difficoltoso un eventuale bis inglese.

L’insidia maggiore, in tal senso, è rappresentata dal Barcellona di Valverde, che potrà schierare un attacco a dir poco formidabile, col terzetto Griezmann-Messi-Neymar a giostrare alle spalle di Suarez. Non vanno dimenticate certo, poi,  Real Madrid, Juventus e PSG, tre compagini che hanno le credenziali per mettere in difficoltà le squadre di Premier.

Liverpool: Napoli avversario più ostico, attenzioni ai talenti di Genk e Salisburgo

Il primo atto formale della nuova stagione si è consumato in terra monegasca, dove si è svolto il sorteggio della Champions League 2019/2020. E alla compagini di Sua Maestà, come testimoniano le quote proposte dai bookmakers aams italiani, dov’è possibile puntare sugli incontri della Coppa dalle Grandi Orecchie in modo sicuro e divertente, non si può dire che sia andata male. I Reds di Klopp troveranno sul loro cammino il Napoli, contro il quale, già lo scorso anno, diedero vita ad un’appassionante sfida “dentro o fuori” nella giornata conclusiva della scorsa prima fase, quando s’imposero di misura e, nelle battute conclusive, vennero salvati da uno strepitoso Alisson.

I partenopei, che potranno contare sugli innesti di due calciatori già avvezzi al massimo palcoscenico europeo come Manolas e Lozano, rappresentano la maggior insidia in un girone completato da RB Salisburgo e Genk. Pur partendo nettamente sfavorite, le compagini austriache e belghe vanno comunque prese con le pinze: entrambe dispongono di un invidiabile scouting e sono in grado di sfoderare talenti in grado di competere ai massimi livelli continentali.

Tottenham: Bayern osso duro, trasferte tutt’altro che semplici in Serbia e Grecia

L’urna è stata abbastanza compiacente anche col Tottenham, inserita nel gruppo B con Bayern Monaco, Olympiakos e Stella Rossa. I tedeschi rappresentano, indubbiamente, un ostacolo assai duro, anche se nella scorsa annata, complice (anche) la guida tecnica tutt’altro che sicura di Kovac, non hanno certo impressionato, creando più di un malumore in seno alla esigente tifoseria bavarese. L’innesto di Coutinho aumenta, indubbiamente, lo spessore tecnico della squadra, specie nello sviluppo del gioco per vie centrali, ma l’FCB potrebbe soffrire tremendamente i rapidi ribaltamenti di fronte degli Spurs.

Anche se una domanda, francamente, è più che lecito porsi: riuscirà la squadra di Pochettino ad andare oltre i propri limiti come avvenuto lo scorso anno? Decisamente più alla portata le altre due compagini, che rappresentano, tuttavia, due trasferte assai ostiche: il Maracanà di Belgrado e il Karaiskakis di Atene, infatti, sono fra gli impianti più caldi dell’intero panorama calcistico europeo. Tornare a Londra con l’intera posta in palio, quindi, non sarà un compito certamente semplice.

Chelsea: la verve di Lille e Ajax rendono insidioso il cammino verso gli ottavi

Non è andata benissimo al Chelsea, che dovrà guadagnarsi l’accesso agli ottavi di finale in un girone che include anche Lille, Ajax e Valencia. I Blues, per inciso, partono sempre coi favori del pronostico, con enormi chance di passare il girone da primi della classe. Ma le rivali, prese singolarmente, hanno le carte in regola per rendere la vita complicata agli uomini di Lampard. L’Ajax, nonostante le cessioni eccellenti di de Jong e de Ligt, è reduce da una fantastica cavalcata nell’ultima Champions, impreziosita da due nobili scalpi come Real e Juve, e punta a ripetersi sotto la sapiente guida di ten Haag.

Anche il Lille ha perso pezzi da novanta come Pepé e Leao, ma punta a stupire in Europa dopo aver incantato in terra francese la scorsa annata, conclusasi con un clamoroso piazzamento d’onore in Ligue 1 alle spalle del PSG. Poche variazioni, a tre giorni della chiusura del mercato, per il Valencia, reduce da un avvio non brillantissimo nella Liga. La squadra di Marcelino, però, può contare su un’esperienza internazionale consolidata oltre ad uno stadio, il Mestalla, difficile da espugnare.

Per il Chelsea, che ha ancora esposto il cartello “work in progress” a causa del cambio strategico attuato dalla dirigenza, più propensa, ora, al lancio di giovani talenti piuttosto che l’acquisizione di giocatori affermati, superare il turno non sarà una passeggiata di salute.

Man City: urna benevola, Pep potrà attuare ampio turn-over 

Secondo i bookmakers, la favorita numero uno per la vittoria della Champions è il Manchester City, alla ricerca dell’alloro europeo dopo la doppietta in Premier. I Citizens non possono certo lamentarsi per l’esito dell’urna monegasca, che li ha inclusi nel Gruppo C con Dinamo Zagabria, Atalanta e Shakhtar, tutte compagini ampiamente alla portata. Guardiola, paradossalmente, potrebbe usare il girone di Champions per far ruotare al meglio la propria amplissima rosa, evento, sostanzialmente, già accaduto nella scorsa edizione.

L’insidia maggiore è rappresentata dagli ucraini, che – a differenza delle passate annate – non si sono privati dei migliori talenti ed hanno dato continuità al progetto tattico di Fonseca, migrato alla Roma, affidando la panchina ad un altro tecnico portoghese dalla filosofia non troppo dissimile: Luis Castro. Decisamente alla portata la Dinamo Zagabria, mentre l’Atalanta potrebbe stupire e creare qualche grattacapo al City. Ma Guardiola, da buon ex rondinella, cercherà di rendere ancor più ostica la prima stagione in Champions della Dea.